nunziante smallCari Colleghi,

ritengo importante porre l'attenzione sulla rivoluzione annunciata del sistema fiscale italiano per il 2015, che coinvolgerà molti giovani professionisti. Questo articolo è un ausilio per una scelta consapevole per chi ha maturato l'idea di iniziare l'attività professionale.

Il nuovo regime forfettario, in vigore dal 1° gennaio 2015, sarà penalizzante per i liberi professionisti, che avranno minori vantaggi e, quindi, minore interesse a ricorrervi, venendo sottoposti ad una tassazione più elevata. Tuttavia quanti hanno già aderito al regime dei minimi o vi aderiranno entro il 31 dicembre 2014 (cioè prima dell’entrata in vigore del nuovo regime forfetario) conserveranno i vantaggi attuali fino a scadenza, e in particolare potranno pagare un’imposta sostitutiva del 5% sul reddito effettivamente conseguito, fino a 30.000 euro di fatturato.

Qualora venisse confermata la previsione contenuta nel DDL Stabilità 2015, attualmente all’esame del Senato, il nuovo regime forfettario (in vigore dal 1° gennaio 2015) sarà molto penalizzante per i liberi professionisti che, nella maggior parte dei casi, non avranno più interesse a ricorrervi, venendo così sottoposti ad una più alta tassazione (quella ordinaria, con aliquote crescenti dal 23% al 43% del reddito).

Tuttavia coloro i quali hanno già aderito al regime dei minimi o vi aderiranno entro il 31 dicembre 2014 (cioè prima dell’entrata in vigore del nuovo regime forfetario) conserveranno i vantaggi attuali fino a scadenza, pagando un’imposta sostitutiva del 5% sul reddito effettivamente conseguito, fino a 30.000 euro di fatturato.

Regime dei minimi

L’attuale regime dei minimi - venne pensato per favorire i soggetti che iniziavano una attività autonoma per la prima volta, con regole convenienti ed efficaci. In particolare:

1) possono usufruire dell’attuale regime dei minimi i liberi professionisti che:

- iniziano un’attività professionale mai svolta prima. Se confermata la previsione normativa, il termine ultimo dell'inizio attività per avvantaggiarsi dell'attuale regime dei minimi è fissato nel 31 dicembre 2014;

- non fatturano più di 30.000 euro all’anno di lavoro professionale;

- non acquistano più di 15.000 euro di beni strumentali in totale, nell’arco di un triennio;

- non hanno spese per lavoro accessorio, dipendente ed assimilato (è invece consentita l’erogazione di compensi occasionali a terzi);

- non sono soci in nessuna società di persone;

- non hanno già aderito a regimi IVA speciali.

2) chi ha più di 35 anni di età può beneficiare del regime dei minimi per i primi 5 anni di attività; chi ha meno di 35 anni senza limiti di tempo, comunque sino al compimento del 35° anno di età.

3) applicando il regime dei minimi si paga solo una imposta sostitutiva del 5% sul reddito netto; le fatture vengono emesse senza IVA e senza ritenuta di acconto. Da indicare sempre in fattura il contributo integrativo a favore della Cassa di previdenza.

4) chi aderisce al regime dei minimi è escluso dagli studi di settore.

Nuovo regime forfettario

La legge di Stabilità per il 2015 interviene - in negativo, nei confronti dei liberi professionisti rendendo il nuovo regime forfettario non più così conveniente come il sistema in vigore fino al 31 dicembre 2014. In particolare:

- il limite di fatturato scende da 30.000 euro a 15.000 euro;

- l’imposta sostitutiva sale dal 5% al 15%;

- l’imposta non si calcola più sul reddito effettivamente prodotto, ma su soglie preordinate in base all’ambito di attività.

Anche per il nuovo regime le fatture vengono emesse senza IVA e senza ritenuta di acconto. Da indicare sempre in fattura il contributo integrativo a favore della Cassa di previdenza, chi aderisce al nuovo regime è escluso dagli studi di settore e parametri.

Permanenza nel regime fin tanto sussistono i requisiti, per cui la durata del regime è senza vincoli di tempo.

Regimi a confronto

 

 Regime dei minimi

 Nuovo regime forfetario

Limite di fatturato

 30.000 euro

 15.000 euro

 

Imposta sostitutiva

 - 5%

 - si calcola sul reddito effettivamente prodotto

 - 15%

 - si calcola su soglie preordinate in base all’ambito di attività

Limite dei beni   strumentali acquistabili

 - 15.000 euro

 -non sono ammesse spese per lavoro   accessorio, dipendente ed assimilato

 - 20.000 euro

 - ammesse spese per l’acquisizione di lavoro accessorio,  dipendente ed assimilato fino a 5.000 euro all’anno

Specifica disciplina di vantaggio per i contribuenti che iniziano una nuova attività (start up)

All'interno del nuovo regime forfettario, viene prevista una specifica disciplina di vantaggio per le nuove attività , ovvero per l'anno di inizio dell'attività e per i 2 successivi viene applicata una riduzione del reddito imponibile in misura di 1/3 .

A tal fine per poter beneficiare del regime è necessario che, in sede di inizio attività:

  • il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti, attività artistica, professionale ovvero d'impresa, anche in forma associata o familiare;
  • l'attività da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l'attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell'esercizio di arti o professioni;
  • qualora venga proseguita un'attività d'impresa svolta in precedenza da altro soggetto, l'ammontare dei relativi ricavi, realizzati nel periodo d'imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore ai limiti previsti per il regime forfetario

Ad esempio

Reddito, 15.000 euro di compensi, coefficiente di redditività 78% = 11.700 riduzione di 1/3 = 7.800*15%= 1.170 euro.

Nel caso dei regime dei minimi calcolando il 5% su 15.000= euro 750 appare notevolmente penalizzante rispetto al carico fiscale del nuovo .regime.

Per chi avesse intenzione di avviare nei prossimi mesi un’attività libero professionale è, quindi, più conveniente farlo immediatamente, comunque prima del 31 dicembre 2014.

Sergio Nunziante

Enpab

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