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Negli ultimi anni l’OMS ha focalizzato la sua attenzione sulle malattie cronico-degenerative etichettate con l’acronimo NCDs (noncommunicable diseases) che sono il risultato di fattori genetici, fisiopatologici, ambientali e comportamentali.
Al primo posto a livello mondiale, come principali cause di morte prematura, le patologie cardiovascolari, seguite da quelle oncologiche, endocrino-metaboliche (diabete e dislipidemie), neurodegenerative, e respiratorie per una percentuale che arriva al 74% (41 milioni all’anno).
Il progetto del corso nasce dalla consapevolezza che l’indagine genetica e la correzione epigenetica rappresentino un efficace strumento predittivo, e di conseguenza preventivo, delle NCDs.
La Nutrigenomica, come strumento di prevenzione primaria e secondaria, consente di pianificare efficaci strategie personalizzate per evitare l’insorgenza o per attenuare l’entità delle disfunzioni fisio-patologiche, che, se non corrette, portano ad una patologia conclamata e spesso irreversibile.
I dati genetici, i marcatori salivari, ematochimici e urinari, ed i dati di imaging, considerati alla luce dell’anamnesi personale e familiare, ed interpretati secondo i paradigmi della medicina funzionale, consentono oggi il raggiungimento di livelli di precisione impensabili fino a qualche anno fa.
L’obiettivo di questo corso è di riunire ricercatori e clinici per presentare le più moderne conoscenze di medicina traslazionale e genetica applicata, raccontando le loro esperienze ed intuizioni, in un contesto di arricchimento culturale finalizzato a garantire ai nostri pazienti la miglior salute possibile.