Apertura al credito grazie ai finanziamenti europei

di Simona D'Alessio

Le regioni in aiuto delle libere professioni grazie ai finanziamenti europei. Un'azione possibile grazie all'equiparazione dei professionisti alle imprese. Dal Veneto all'Abruzzo, dalla Campania alla Sicilia, le amministrazioni stanno promuovendo iniziative per sostenere soprattutto i giovani, sin dal praticantato.

pianiregionali

E in vista c'è «una nuova generazione di bandi pubblici relativi al periodo 2014-2020», che permetterà di poter usufruire di strumenti come «microcredito, o finanziamenti a tasso agevolato per l'apertura di uno studio». Così Andrea Camporese, presidente dell'Adepp, l'associazione che riunisce 20 enti previdenziali ed assistenziali privatizzati, traccia la «road map» delle future opportunità di sviluppo per i professionisti italiani. Nel corso di un incontro, a Roma, con i rappresentanti degli assessorati al lavoro e alle attività produttive di alcune regioni, evidenzia come la «depressione dei redditi sia in media del 20-30%», pertanto «nell'Action Plan approvato dalla Commissione europea, stilato anche grazie al contributo delle casse italiane su invito del vicepresidente Antonio Tajani, figurano dei passaggi fondamentali», come la necessità di accompagnare l'intero ciclo della vita lavorativa di chi esercita un'attività, «non soltanto occupandosene al momento del ritiro e dell'andata in pensione». Quanto agli enti di previdenza il principio è altrettanto valido, poiché la loro «sostenibilità reale» è strettamente correlata alla continuità e all'adeguatezza del reddito dell'iscritto.

Se, dunque, sarà possibile, attraverso lo stimolo di Bruxelles, mettere in azione un welfare avanzato, che consenta alle nuove generazioni di trovare una dignitosa collocazione in un mercato asfittico, le regioni si stanno rimboccando le maniche, servendosi dei propri mezzi giuridici per stimolare la crescita del settore. Nel Veneto, osserva l'assessore Elena Donazzan, il libero professionista «è già considerato alla stregua di chi guida una pmi, esposto alla concorrenza europea ed internazionale», pertanto «il nostro piano anti-crisi, in vigore dal 2009, è stato ulteriormente rafforzato con interventi di politica attiva per l'inserimento o reinserimento, la riqualificazione dei professionisti inoccupati, disoccupati o a rischio occupazione, con possibilità di accedere a tutti i bandi per l'attività di formazione continua, nei processi di innovazione e rilancio». Credito d'imposta per favorire le aggregazioni fra associazioni delle varie categorie, borse di studio, nonché una chance originale nel Mezzogiorno: «Le aziende hanno bisogno di una consulenza di carattere innovativo, vogliono avvalersi di una professionista donna, che abbia meno di 40 anni? Pronti per loro 45 mila euro a copertura dell'80% dei costi», riferisce il collega della Campania, Severino Nappi. E gli interventi si moltiplicano da Nord a Sud (si veda tabella), nella convinzione, afferma Salvatore Pirrone, direttore generale delle politiche attive del ministero del welfare, che le amministrazioni proseguano su questo percorso, usando i fondi europei.

fonte: ItaliaOggi 28 Marzo 2013

 

nunzianteUn altro importante passo avanti verso il miglioramento delle prestazioni previdenziali è stato realizzato con l'incremento del contributo integrativo dal 2% al 4%. Dal primo febbraio di quest'anno il contributo integrativo, dovuto all'ENPAB dai clienti dei biologi professionisti, si adegua a quello di tutte le altre categorie professionali.
L'importante novità rappresenta un ulteriore passo avanti verso l'obiettivo di rendere le nostre pensioni sempre più socialmente sostenibili. Come tutti sapete, il contributo integrativo, sino ad ieri pari al 2% del volume di affari ed a totale carico del committente, era destinato esclusivamente alle spese di gestione ed alle forme di assistenza.
Da sempre, la politica d'impegno gestionale dell'ENPAB è orientata a migliorare la sostenibilità delle pensioni. Per questo motivo, dopo lunghe contrattazioni con i Ministeri e grazie al lavoro dei Consigli dell'Ente, abbiamo ottenuto l'incremento del contributo integrativo dal 2% a 4%, con riversamento di tale incremento, nella sua interezza, sui montanti degli iscritti. Dunque, il montante individuale sarà composto dal contributo soggettivo, dai rendimenti annuali ed ora anche dall'ulteriore 2% del contributo integrativo. Abbiamo calcolato che quest'incremento consentirà un aumento della pensione di circa il 15%. Ribadiamo che tutto ciò è a totale carico del committente. Per consentire questo passo avanti verso la maggiore sostenibilità sociale delle pensioni, abbiamo dovuto cedere alle richieste del Ministero delle Finanze, il quale ha preteso che tale aumento del contributo integrativo non incida sulla finanza pubblica.
Dunque, i biologi che lavorano con la pubblica amministrazione debbono continuare a riscuotere un contributo integrativo del 2% e non del 4%. Questa disparità di trattamento è sicuramente anticostituzionale. L'ENPAB attiverà tutte le possibili iniziative per risolvere questo trattamento discriminante.

Documenti collegati: Riferimenti normativi Tabella nuovi coefficienti di trasformazione , Regolamento disciplina delle funzioni di previdenza Elenco delle amministrazioni pubbliche

camporeseIntervista a Andrea Camporese, presidente dell'Adepp (Associazione degli Enti Previdenziali Privati), sul futuro della previdenza privata.

 

 


Le Casse possono offrire un sostanziale aiuto per la tenuta sociale di un paese in crisi. Il patto che l'Adepp propone al futuro governo, attraverso il «Manifesto per un welfare delle professioni italiane» è semplice: in cambio di un alleggerimento delle aliquote e della pressione generale delle imposte – che creano un delta enorme tra ciò che il professionista attivo versa oggi e quello che riceverà domani – le Casse privatizzate offrono di prendersi cura di tutti gli aspetti previdenziali degli iscritti. Non solo previdenza, quindi, ma anche assistenza, fino ad arrivare a nuovi modelli di ammortizzatori sociali in caso di crisi, sospensione transitoria dell'attività, eventi imprevedibili e comunque ostativi per l'esercizio della professione. Il tutto, promettono, con un saldo attivo di note per la finanza pubblica. Questo mentre gli Ordini insistono anche sulla capacità di svolgere un ruolo di raccordo fra politica e cittadini e di aiutare la sburocratizzazione del Paese. Per info www.adepp.info

logoadeppUn nuovo portale per la Cassa di previdenza dei Biologi. Facebook e Twitter diventano mezzi di comunicazione con i propri iscritti. Lezioni di previdenza attraverso la WEB_TV. L'ENPAB continua a investire sulla comunicazione. Raggiungere i proprii Biologi, sentire le esigenze delle nuove professionalità, sostenere quelli meno fortunati, aiutare i giovani professionisti a entrare nel mercato del lavoro. Sono solo alcuni dei nuovi settori di impegno della Cassa di previdenza dei Biologi che da oggi ha un nuovo portale: www.enpab.it.

 "Tra le principali priorità che l'ENPAB si è data nell'ultimo periodo – sottolinea il Presidente Nunziante – quella dell'implementazione di una nuova strategia comunicativa è certamente tra le più rilevanti. Nel 2011 si è costituito presso l'Ente un coordinamento per la comunicazione, diretto dal Prof. Stefano Dumontet, che ha inaugurato una nuova stagione nei rapporti con gli iscritti e con la controparte istituzionale, attraverso una prima rivisitazione del sito web e la pubblicazione di ENPABMagazine".

Naturalmente, l'attenzione al web è solo una parte del progetto comunicativo, che si è arricchito sin dal dicembre 2010 della rivista cartacea ENPABMagazine. La rivista non assolve al solo compito di mantenere un contatto costante con i colleghi, ma svolge anche il ruolo di canale di comunicazione aperto verso il pubblico istituzionale, che riceve regolarmente la pubblicazione.

"La necessità di raggiungere capillarmente i colleghi iscritti all'ENPAB – conferma il Prof. Dumontet – si è resa di importanza fondamentale dall'incessante evolversi della situazione generale e sociale a contorno dell'Ente e, quindi, dalla necessità di aggiornamento continuo che tale circostanza comporta. Altro aspetto di grande rilevanza riveste, inoltre, la possibilità di informare tutti i biologi su questioni specifiche che possono interessare la situazione contributiva e sulle iniziative assistenziali che, di volta in volta, si arricchiscono di sempre nuove opportunità".

 Un nuovo PORTALE.  Non cambia solo la veste grafica, ma si rinnovano e si rendono più efficienti le sue funzionalità. Il sito è arricchito da brevi video clip dei componenti degli organi di governo dell'Ente e dei responsabili dei vari uffici, in modo che ai nomi possano essere associati anche i volti delle persone che lavorano per rendere l'ENPAB sempre più efficiente e sempre più vicina alle esigenze degli iscritti.

"Tra i contenuti del sito da segnalare la pubblicazione dei bilanci dell'ENPAB, un'operazione di trasparenza che consideriamo un atto dovuto ed un preciso diritto di informazione che tutti i colleghi iscritti debbono veder riconosciuto".

"Per rendere più interattive le varie attività dell'ENPAB – continua Dumontet – abbiamo registrato la nostra web TV presso You Tube dove è possibile seguire le riprese degli eventi e delle relazioni che animano l'iniziativa "A Scuola di Previdenza" incontri che si stanno svolgendo a scadenza mensile in molte città italiane. Per finire l'ENPAB inizia ora a servirsi dei più noti social network aprendo pagine dedicate su Facebook e un profilo su Twitter".

"L'efficacia di tali mezzi di comunicazione non è più da dimostrare – conclude Sregio Nunziante – e noi intendiamo profittare dell'enorme potenzialità dei social network per rimanere in contatto costante e proficuo con i nostri iscritti".

Fonte: sito Adepp

 

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