Interrogativi sono scaturiti rispetto alla nuova disciplina del RISCATTO, in particolare il riscatto degli anni di laurea, disciplinato dal recente Decreto Legge conosciuto come “quota cento”. La comunicazione e l’informativa sul testo del Decreto ha insinuato il dubbio se la nuova disciplina fosse estensibile ai Biologi liberi professionisti iscritti all’Enpab. La risposta è NO.


La nuova disciplina è riservata agli “iscritti all'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, e alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335” quindi a chi risulta avere una posizione previdenziale attiva dal 01 gennaio 1996 presso l’INPS e non anche ai liberi professionisti iscritti presso le Casse o Enti di previdenza di categoria.


L’IMPORTANTE è chiarire da subito che per noi Biologi questo non comporta alcun pregiudizio, al contrario da oltre dieci anni l’Enpab riconosce la facoltà all’iscritto di riscattare gli anni di laurea, con una regolamentazione che è sicuramente ritagliata maggiormente alle nostre esigenze. Infatti, la contribuzione da versare per gli anni che si ritiene di voler riscattare è rapportata alla media dei redditi degli ultimi cinque anni, come tale riferita individualmente a ciascuno di noi; vi è la possibilità di rateizzare l’ammontare complessivo riscattato in ventiquattro mesi; ed in più – a differenza del Decreto quota cento – il vantaggio fiscale è significativo se si considera che i contributi riscattati con Enpab sono interamente deducibili a fronte di una percentuale del solo 50% prevista dalla nuova disciplina.


A QUESTO LINK potete trovare il regolamento Enpab con i riferimenti al riscatto degli anni di laurea.

CONFERENZE DI GROW-UP

Una Cassa di previdenza che comunica in maniera orizzontale con gli iscritti (e tra gli iscritti) accompagnandoli prima ancora che diventino professionisti, è la risposta alla fotografia che emerge dai neoiscritti all’Ente, il loro disorientamento e la non conoscenza del sistema previdenziale.

Con questa visione l’Enpab (Cassa di Previdenza e Assistenza a Favore dei Biologi) ha realizzato un ciclo di conferenze (CONFERENZE DI GROW-UP) con l’intento di raggiungere una larga fetta di studenti all’ultimo anno, neo-professionisti non ancora iscritti all’Albo e studenti interessati, per responsabilizzarli e dotarli di tutti quegli strumenti utili a conoscere il loro lavoro e la loro professione perché la pensione non è solo l’atto finale del lavoro ma un percorso che si costruisce da giovani.

"Il Biologo: cellula staminale nel mondo del lavoro"

Mercoledì 16 gennaio 2019 - University Club Cosenza

La figura professionale del Biologo si muove agevolmente tra i diversi ambiti sanitari, ambientali, della ricerca, agroalimentari e della sicurezza. È la figura che più di ogni altra è in continua evoluzione e grazie alla trasversalità della formazione, può inserirsi in diversi settori professionali. Con questa visione è nata l’idea di orientare i giovani e futuri colleghi nel mondo del lavoro.

Carissimi Colleghi,

ogniqualvolta si verificano eventi naturali ma catastrofici non esistono parole per esprimere la vicinanza senza rischiare di “scivolare” in un pietismo inutile e sterile.

Quando la tranquillità della quotidianità si scontra con l’imprevedibile tutto il resto passa giustamente in secondo piano.

Ciò nonostante, vorrei farvi sentire il forte senso di appartenenza che la nostra Cas(s)a vuole manifestare e che proprio in questi momenti deve assicurare – al vostro fianco – tutto il sostegno possibile. Entro la metà di febbraio vi comunicheremo le iniziative che saranno deliberate per agevolare gli oneri economici legati al versamento dei contributi, ma già da subito vi invito a verificare se potete accedere al “contributo catastrofi o calamita naturali".

Vi abbraccio forte.

Enpab

  • Sede: Via di Porta Lavernale 12, 00153 Roma
  • La nostra sede è raggiungibile dalla stazione Termini con la Metro linea B direzione Laurentina fermata Piramide. Dal G.R.A. uscita n. 23 Appia e proseguire per la strada Appia antica direzione colle Aventino.

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